domenica 18 novembre 2007

Il valore della promozione della lettura (Sandro Ghiani, 18 novembre 2007)

Ho partecipato alla Tavola rotonda "Ultime notizie dal mondo del libro. Il futuro del libro e la promozione della lettura. Da Gutemberg a Internet" che si è svolta Sabato 27 ottobre 2007 nell’ambito della Fiera del libro di Macomer. Sia sui contenuti della tavola rotonda sia sul mio intervento hanno riferito i giornali sardi e si potrebbe anche non tornare, ma il valore della fiera, oltre al successo commerciale per le buone vendite e a quello delle nuove formule di promozione di cui non si può che essere contenti, sta anche nelle proficue occasioni di incontro tra operatori diversi che si confrontano davanti a un pubblico attento e nelle riflessioni successive a cui questi incontri inducono. Tutti siamo consapevoli della necessità di creare sinergie e di trovare momenti per lavorare insieme, editori, librai, autori, bibliotecari, insegnanti e lettori e la Fiera sicuramente è stata quest’anno uno di questi momenti e certamente ancora di più lo sarà in futuro.
Mi soffermo un attimo sulle iniziative di I, sulle tecniche e sugli effetti. Nelle biblioteche pubbliche, che hanno come compito esplicito quello di promuovere la lettura, è da molti anni che si sono sperimentate diverse formule prima fra tutte gli incontri con gli autori spesso organizzate in forma di rassegna, ma anche incontri di lettura, letture animate, mostre di libri, una miriade di iniziative per i più piccoli nell’ambito del progetto nazionale “Nati per leggere” e altre iniziative, spesso in collaborazione con le scuole. In tempi più recenti si sta affermando l’idea di proporre letture ad alta voce in tutte le occasioni di incontro che le biblioteche organizzano a partire dalle visite guidate con le scuole fino ai convegni sui più disparati argomenti. Altra cosa che sta prendendo piede e quella di affiancare alle attività culturali di promozione la possibilità di vendita dei libri in collaborazione con i librai. Se non siamo ancora all’unione stabile di biblioteche e librerie all’interno dello stesso spazio come a Sala Borsa di Bologna possiamo almeno favorire l’incontro delle diverse forme di accesso al libro in occasione degli eventi che organizziamo. Ciò che propongo è che si lavori insieme in alcune “grandi” occasioni e in molte “piccole” occasioni. Come grandi occasioni penso alla Fiera di Macomer, al Festival di Gavoi, al Festival della letteratura per ragazzi di Cagliari, al Forum dei Presidi del libro, magari con un minimo di coordinamento da parte della Regione che finanzia tutti, per concordare almeno le date e consentire una maggiore partecipazione. E come piccole occasioni penso alla miriade di iniziative locali nei singoli comuni o nei quartieri dove e più facile che librerie e biblioteche, autori, editori e lettori si incontrino agli stessi tavoli e dove spesso più che i finanziamenti contano la buona volontà e la convinzione che trasmettere l’amore per la lettura e per i libri alle nuove generazioni è un grande investimento a lungo termine.
Se dovessi sintetizzare in poche parole un aspetto positivo nel modo di promuovere il libro per ciascuna categoria degli appartenenti alla filiera del libro direi:
Lo scrittore: quando scrive perché ha qualcosa da dire.
L’editore: quando pubblica i libri perché valgono e non solo perché si vendono.
Il libraio: quando mi trova il libro che sto cercando e non cerca di vendermi quelli che gli avanzano.
Il bibliotecario: quando scopro che il libro in più che mi propone non è in più.
L’insegnante: quando fa la fatica di insegnare a leggere senza fatica.

Sandro Ghiani
(Presidente Associazione Italiana Biblioteche – Sezione Sardegna)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per il tuo intervento, Sandro, mi fai ricordare due momenti in cui il coordinamento che invochi non si è visto: luglio 2007, Festival di Gavoi e Festival architettura di Cagliari in contemporanea; ottobre 2007, Fiera del libro di Macomer e Giornata delle coste. Speriamo che non accada più.

Anonimo ha detto...

Purtroppo, a volte c'è "concorrenza" fra eventi. Il che è sbagliato.