martedì 30 ottobre 2007

Un segno di grande vitalità (Aldo Addis)

Intervento di Aldo Addis (Associazione Librai Sardi Indipendenti) alla tavola rotonda su “Da Gutenberg a Internet: la promozione del libro e della lettura”
Macomer, 27 ottobre

La fiera di Macomer è il momento per fare il punto sullo stato del mondo del libro sardo. Sottolineo ”mondo del libro” per sgombrare da subito il campo da un equivoco: l’editoria sarda non sono solo gli editori, pur indispensabili ovviamente, né si può rappresentare questo mondo solo parlando degli scrittori attualmente in auge in campo nazionale e all’estero.
Quando si parla di libri, e soprattutto di promozione della lettura, è indispensabile chiarire un fatto: non esisterebbe la cosiddetta “nouvelle vague” sarda, non ci sarebbe il fenomeno tutto isolano di un’editoria così prolifica senza il lavoro di promozione sul territorio svolto dai librai, dai bibliotecari, da tanti insegnanti appassionati.
Ecco perché oggi mi preme dare conto di un lavoro comune che librai ed editori stanno portando avanti per promuovere iniziative e sensibilizzare le istituzioni in favore della promozione del libro sardo.
Fatti concreti, come l’iniziativa del “libro sardo in vetrina”, nel corso del quale l’editore di turno ha potuto esporre in vetrina i propri libri, far conoscere i cataloghi e gli autori attraverso decine di iniziative promosse in tanti paesi e città sarde. Ed un fatto concreto è anche la collaborazione nella progettazione e nella realizzazione del programma di Macomer, oggi sicuramente accattivante ed interessante sia per gli addetti ai lavori che per i lettori.
Fondamentale è anche riconoscere il mondo della scuola come il fulcro su cui far convergere ogni sforzo di promozione della lettura. Se vogliamo creare nuovi lettori non possiamo che farlo investendo sulla scuola, non lasciando a pochi insegnanti illuminati l’ingrato compito di farsi carico di un lavoro gratificante ma faticosissimo, ma dando loro risorse, supporti informativi e idee per promuovere iniziative e dotare le scuole di libri e di biblioteche attrezzate.
In quest’ottica va letta la recente delibera della giunta regionale che stanzia 500.000 euro per l’acquisto di libri sardi da parte di biblioteche scolastiche.
Anche questo è un fatto concreto, e si deve al paziente lavoro di Mario Argiolas e del direttivo dell’AES l’aver convinto gli editori che la stagione dell’editoria assistita era definitivamente chiusa e si doveva intraprendere la strada della qualità, dell’eccellenza, della promozione, del “fare sistema” come ha dichiarato oggi il presidente dell’AES, assieme a tutti gli attori della filiera.
E questa collaborazione continuerà a novembre con la promozione di ILISSO nelle librerie e con un mese di dicembre che vedrà coinvolti tutti gli editori, gli scrittori e le librerie sarde in iniziative e promozioni del “Libro sardo per Natale”.
Ho parlato di fatti concreti, perché il rischio di questi convegni è che si parli di idee, proposte e intenti nobili, ma non si riesca mai a finalizzarli in progetti concreti. Termino ritornando al tema di questa 7ma edizione: il futuro.
Se devo usare uno schema per descrivere quello che auspico avvenga nel mondo dei libri in Sardegna mi vorrei rifare ai principi che hanno ispirato la delibera di giunta appena ricordata: vengono premiate le biblioteche scolastiche che risponderanno a criteri di qualità e di servizio adeguati; gli stessi editori e scrittori sono sottoposti ad un esame da parte di bibliotecari e lettori che dovranno scegliere per gli acquisti. Inoltre le librerie che vorranno concorrere alle forniture lo faranno con una serie di servizi e di collaborazioni e non più in base a sconti e ribassi.
Spero che questo sia il primo passo verso un futuro in cui vengono premiate le eccellenze, in cui si parli sempre più di investimenti e non di assistenza, di aiuti per l’innovazione e non di contributi a pioggia, di promozione e di vendita di libri e non del loro stoccaggio in magazzini pubblici.
Che si diano risorse a chi effettivamente lavora per promuovere e diffondere il libro sardo, e lo fa ogni giorno in tanti posti dell’isola e in tanti modi diversi, nessuno a priori migliore di un altro.
Che siano festival o mostre, fiere o forum, convegni o premi letterari, letture o reading musicali; questa varietà di iniziative è secondo noi un segno di grande vitalità. I librai sardi lavorano da sempre in questa direzione: lasciamoci alle spalle polemiche e contrapposizioni sterili e lavoriamo per dare al libro sardo e alla lettura in Sardegna nuove opportunità e sempre maggiore diffusione.

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