Come illustrato da Mario Argiolas, presidente dell'AES (Associazione Editori Sardi) e tra gli artefici della Mostra, quest'edizione ha visto un'importante modifica nei criteri espositivi, nella determinazione dei quali è prevalso il principio della valorizzazione delle progettualità individuali di ciascun editore. Mentre in passato i titoli presenti erano proposti per ordine tematico, quest'anno si è preferito dare uno spazio individuale a ciascuna Casa.
La valutazione di fondo che origina questa scelta è la convinzione di una importante maturità raggiunta dal pubblico sardo, che, ormai bene orientato (merito anche di Macomer) nelle opportunità di lettura offerte dalle Case isolane, ha ora l'opportunità di esplorare le scelte editoriali e pertanto di comprendere la personalità specifica di ciascun editore. (Foto: Gianfranco Meloni)
La valutazione di fondo che origina questa scelta è la convinzione di una importante maturità raggiunta dal pubblico sardo, che, ormai bene orientato (merito anche di Macomer) nelle opportunità di lettura offerte dalle Case isolane, ha ora l'opportunità di esplorare le scelte editoriali e pertanto di comprendere la personalità specifica di ciascun editore. (Foto: Gianfranco Meloni)
1 commento:
Trovandosi Macomer al centro della Sardegna, e pertanto facilmente raggiungibile dal nord e dal sud dell'isola, mi pare la località più adatta per realizzare una Mostra del libro sardo, che ritengo estremamente utile per un'adeguata informazione al vasto pubblico, viste le poche librerie esistenti in Sardegna.
La novità che la mostra presenta quest'anno è ottima: assegna uno spazio a ogni editore, consentendo in tal modo al visitatore di farsi rapidamente una chiara idea sia della produzione libraria più recente, sia della qualità e quantità dei libri prodotti da ciascuna Casa editrice.
A mio avviso questa impostazione dovrebbe essere tenuta anche negli anni successivi.
Dolores Turchi
(Studiosa di tradizioni popolari e saggista)
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