martedì 30 ottobre 2007

Una formula che conferma la sua validità

Mario Argiolas: «Una formula che conferma la sua vitalità»
Oltre ventimila visitatori, record di copie vendute, sinergia con la Regione e con il Comune
La Nuova Sardegna, 30 ottobre 2007
MACOMER. La mostra del libro si chiude con un bilancio positivo. «Le cifre - dice Mario Argiolas, presidente dell’Associazione degli editori sardi - sono molto buone. Il numero dei visitatori dello scorso anno (ventimila) è stato ampiamente superato. Le vendite dei libri sardi registrano un più trenta per cento. Anche i librai indipendenti hanno venduto molto bene, sia i libri della piccola e media editoria di qualità sia i libri per ragazzi».
- E le polemiche sul possibile trasferimento della Mostra a Cagliari
«Con questa edizione la Mostra del libro di Macomer ha messo la parola fine su ogni ipotesi di questo tipo. La centralità di posizione, il rapporto con il territorio, la possibilità concreta di interagire, per la facilità dei collegamenti, con tutte le aree geografiche dell’isola, hanno giocato a favore di questa conferma. Altro elemento centrale è il ruolo del Comune di Macomer, che ha puntato con convinzione sulla cultura del libro in un territorio ricco di tradizione in questo senso. Basti pensare all’esperienza dei centri Unla, dei circoli di cultura popolare e dei circoli di lettura, che a partire dagli anni ’50, grazie ad un progetto europeo di alfabetizzazione, hanno diffuso capillarmente la pratica della lettura».
- Un formula che quindi va confermata?
«La Mostra del libro ha trovato, grazie ad una direzione collegiale che vede protagonisti gli editori sardi, i librai indipendenti e le associazioni culturali, capaci di interagire in modo corretto con le istituzioni (Regione e Comune), la formula vincente, basata sulla partecipazione del pubblico attraverso il coinvolgimento delle scuole, gli approfondimenti, il dibattito, il confronti tra gli autori e degli editori con il pubblico dei lettori. L’obiettivo è quello di abbandonare definitivamente l’idea di un pubblico consumatore passivo di stereotipi, a favore di un pubblico attivo creatore di nuovi linguaggi».
- Cose da cambiare?
«C’è molto lavoro da fare, ma l’idea di lavorare tutto l’anno, anche attraverso il blog http://mostralibro.blogspot.com attorno ad un tema - quest’anno era «Il futuro le parole e le idee per immaginarlo» - con un’ottica di sistema, rende possibile organizzare eventi per produrre cultura più che per consumarla». (red.c.)

Nessun commento: