domenica 11 novembre 2007

Far leggere? E' un'impresa (L'Unione Sarda, 11 novembre 2007)

Sono un cagliaritano che di mestiere fa, oltre che l'insegnante, l'editore. Sono reduce dalla due giorni del Forum Passaparola. Mi associo ai complimenti che il presidente della Regione Renato Soru ha ricevuto da più parti per aver ospitato una così importante manifestazione. Ho ascoltato, e condiviso in molti punti, il suo intervento alla tavola rotonda conclusiva. Ma non ho potuto fare a meno di rilevare che l'unico suo cenno alla presenza in Sardegna di "un'industria editoriale" è stato per ricordare l'episodio della distribuzione gratuita dei libri sardi "ammassati" nei magazzini della Regione. Neanche un cenno al lavoro continuo e faticoso che i piccoli e medi editori svolgono da anni, non solo con la scoperta di nuovi autori e nuovi temi, ma anche con decine e decine di presentazioni di libri e altre iniziative sul territorio, creando un dibattito in luoghi dove di libri si parla molto poco; con il lavoro nelle scuole, in sinergia con le librerie e i caffè letterari che da qualche anno, grazie agli autori e agli editori sardi, vivacizzano e articolano la loro attività.
Il sostegno della Regione è per noi fondamentale, ieri come oggi, e sono d'accordo (come l'Associazione degli editori sardi ha già avuto modo, reiteratamente, di dichiarare) con scelte che ci consentano di superare ogni residuo di assistenzialismo: questo è possibile se non viene a mancare la fiducia delle Istituzioni verso il nostro lavoro di editori e, conseguentemente, il dialogo imprescindibile per la promozione di quei "comuni interessi" che convergono nella incentivazione della lettura.
Non si può dimenticare che accanto ai grandi Festival con ospiti nazionali e internazionali, esiste una Fiera del Libro che da sette anni a Macomer rappresenta un momento di confronto fra tutti coloro che operano in questo settore. Oltre cinquecento ragazzi di scuole provenienti da tutta la Sardegna sono stati coinvolti nel progetto "La scuola adotta un libro sardo", un progetto che la dottoressa Borsari, direttore scientifico del Festival Filosofia di Modena, ha definito «formidabile». Un progetto nuovo ed originale nato in Sardegna, a Macomer. Dalla Regione mi aspetto che l'editoria sarda, un settore imprenditoriale in buona misura sano, serio e competente, sia incentivata con giusti interventi strutturali (innanzitutto una nuova legge per l'editoria, corsi di formazione per tutti i componenti della filiera del libro, una efficace distribuzione dentro e fuori la Sardegna, la creazione di luoghi e occasioni di lettura, una strategia più attenta, mirata e flessibile nella partecipazione alle fiere ed altro ancora). Non basta "non ostacolare" processi virtuosi: occorre semmai farsi carico delle proprie responsabilità, nell'ottica di una democrazia partecipata, in questo momento felice che forse ci consentirà di uscire dall'imbarazzante ritardo culturale della nostra isola.
Giuseppe Mocci (Aipsa edizioni, Cagliari)
L'Unione Sarda, 11 novembre 2007 (pagina 17)

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