Io non credo che l'abbondanza e la qualità di libri di autori e di editori sardi si possa ricondurre al fiorire di mostre, festiva e iniziative analoghe. Queste sono però di certo un segnale di vitalità di un mondo che, pur tra mille contraddizioni e non pochi contrasti, sta cercando di portare avanti un progetto, quello della promozione del libro sardo, che necessita di un lavoro immane che e vede coinvolti tutti gli attori della filiera: editori, librai, scrittori, insegnanti, bibliotecari.
E allora Macomer diventa importante se raccoglie il lavoro di un anno che tutti abbiamo svolto e ci dà la possibilità di mostrarlo al pubblico dei lettori e assieme a questi si possa progettare un nuovo anno di attività e di iniziative di promozione del libro sardo. Credo che negli ultimi anni si stia lavorando in questa direzione e visto che il tema di quest'anno è "il futuro", spero che dalla settima mostra del libro sardo si rafforzi l'impegno di tutti coloro che amano i libri per poter immaginare un domani ricco di buone letture e di splendidi libri.
Aldo Addis
vicepresidente dell'Associazione Librai Sardi Indipendenti
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