mercoledì 24 ottobre 2007

Per cinque giorni Macomer capitale della parola

L'UNIONE SARDA - 24.10.2007
Tremila metri quadri tutti da leggere e ascoltare. Sono gli stand della Mostra del libro in Sardegna che apre i battenti oggi a Macomer in una location, come amano dire i cinefili e i moderni a tutti i costi, più centrale e suggestiva di quella delle prime cinque edizioni: così come lo scorso anno, è l'ex caserma Mura a ospitare scrittori e lettori isolani - e non solo - che da oggi al 28 si confronteranno su "Il futuro. Le parole e le idee per immaginarlo". Un futuro da proiettare sulle pagine degli autori sardi e italiani, innanzitutto, ma anche da tratteggiare attraverso la musica e i dibattiti: Intorno al protagonista classico della Mostra, e cioè il libro, ruoteranno momenti dedicati a dibattiti, incontri con autori, letture, animazione, teatro, musica e cinema ospitati sia nei padiglioni della caserma che nel centro storico dove, per l'occasione riaprono al pubblico Casa Attene, Casa Melchiorre Murenu, la Casa delle arti antiche e la chiesetta di Santa Croce. Qualche nome e qualche numero, per presentare questa edizione della Mostra. La sempre più interessante scuola di narrativa sarda sarà rappresentata da autori come Giorgio Todde, Alberto Capitta ed Enrico Pili, che insieme al giornalista e saggista Giacomo Mameli saranno tra i protagonisti di una delle pagine più interessanti della mostra. Si tratta dell'iniziativa "La scuola adotta un libro sardo" alla quale partecipano cinquecento studenti da tutta la Sardegna. Ogni mattina i ragazzi si confronteranno con uno dei quattro autori su un libro di un autore isolano e sulle loro esperienze di scrittura. Per passaredai giovani e dai giovanissimi isolani a un classico sardo, ecco il programma della giornata inaugurale: oggi alle 19 nel padiglione Filigosa - dopo l'inaugurazione fissata per le 17.30 - alle 19 ecco la Serata Gramsciana: gli scrittori Giulio Angioni e Salvatore Mannuzzu leggono ed interpretano pagine scelte dalle opere di Antonio Gramsci. Domani, tra gli altri appuntamenti, una tavola rotonda di particolare attualità: nella sezione "Piccola Patria" si parlerà di "L'Isola che sorprende. Radici e futuro del rinascimento letterario sardo". Il dibattito, moderato dal giornalista Costantino Cossu, vedrà a confronto le opinioni di Amalia Maria Amendola, Salvatore Mannuzzu, Luciano Marrocu, Alessandra Menesini, Giuseppe Podda e Carlo Serafini. Alle 20 sarà la volta di "54": concerto e lettura scenica da un'idea originale di Stefano Tassinari, con testi e parole dei Wu Ming (autori del romanzo omonimo) e anzoni e musiche originali composte ed eseguite dal vivo dagli Yo Yo Mundi. Venerdì alle 17 Antoni Arca, Francesco Cheratzu, Salvatore Fozzi, Gian Gavino Irde, Paolo Pillonca, Gianfranco Pintore, Nicola Tanda e Salvatore Tola si confronteranno su "produzione letteraria in lingua sarda: un fenomeno sotto traccia" nel dibattito condotto dal giornalista Ottavio Olita. Alle 18.30, nella sezione "Un futuro da leggere", Roberto Serra incontrerà Alessandro De Roma, Antonio Forcellino e Brunella Schisa. Sabato alle 16 spazio all'editoria con la tavola rotonda "Il futuro del libro e la promozione della lettura. Da Gutenberg a Internet" condotta dal giornalista Alberto Urgu: a confronto un responsabile del portale Sardegnacultura, Aldo Addis (Alsi), Valentina Francese (Fanucci editore, Daniele Di Gennaro (Minimum Fax), Vanna Fois (Ilisso), Sandro Ghiani (AIB Sardegna), Gianni Marilotti (Presidi del libro della Sardegna), Giuseppe Mocci (Aes). Alle 18 invece al dibattito su "Il futuro tra scienza e fantascienza", condotto dallo scrittore Paolo Maccioni, interverranno Daniele Barbieri, Andrea Mameli, Franco Meloni, Roberto Paracchini e Manuela Uda. Infine domenica, per citare solo uno degli appuntamenti in agenda, saranno protagonisti alcuni nomi di grande rilievo della cultura nazionale: sul tema "L'eventistica culturale. Gli eventi culturali per la promozione della lettura" alle si terrà l'incontro pubblico con Ernesto Ferrero, Giuseppe Laterza, Pierluigi Sacco, Michelina Borsari e Tito Boeri.

Nessun commento: